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Escursione nella gola del Lancone a Olmeta di Tuda
Monte Pinzali - Alla base del Capo Corso
La gola del Lancone designa le gole del Bevinco che separano il Massiccio della Stella a sud, dal Monte Pinzali a nord, quest'ultimo segna la base della spina dorsale del Capo Corso.
L'itinerario inizia sopra i negozi e i nuovi residenziali del Col San Stefanu, poi svoltando a destra al livello del serbatoio. Il terreno è fatto di rocce e vegetazione rada che si intensifica verso la fine del percorso. Il sentiero è di terra con passaggi rocciosi, perfettamente praticabile e anche percorsi da veicoli a motore.
La difficoltà è media e risiede quasi esclusivamente nella lunghezza del percorso. Calcola almeno 4 ore per completare tutto. Tuttavia, c'è la possibilità di dividere il percorso in due lasciando un'auto sulle colline a Biguglia.
Punti notevoli del sentiero
Il panorama è unico e apprezzabile lungo tutto il percorso con una vista aperta sulla valle del Bevinco che culmina con una vista sul Mar Tirreno e lo stagno di Biguglia sovrastato da imponenti pitoni rocciosi. Si sente appena, a seconda della situazione, il rumore dei motori delle auto che salgono e scendono il Lancone.
Inoltre, in lontananza, si possono vedere i pagliaghji che testimoniano la vita pastorale di un tempo, e si attraversano piccoli ruscelli.
Antica strada dei mulattieri
Era questo stesso sentiero sul versante sud del Monte Pinzali che una volta usavano i nebbiulinchi per raggiungere la città. Un sentiero tracciato dai mulattieri che si distingue perfettamente al bivio di Rutali scendendo dal Col d'a Madonna di e Piane verso l'Ortale. Una volta, permetteva di comprare beni mancanti come zucchero, sale, spezie ma anche di vendere produzioni e fare commercio.
La strada della gola del Lancone
Nel luogo chiamato Olmeta di Tuda, Lancone indica anche la D62, che fu la prima strada a collegare i villaggi del Nebbiu alla costa di Bastia, una strada carica di storia, a volte drammatica, costruita in condizioni difficili a fianco della montagna fino ad una roccia ripida in riva al precipizio.
La gola del Lancone è naturalmente diventata una tappa del rally per il suo paesaggio estremo e le sue rocce sospese, con le sue strade strette e tortuose.