
Vannerie Tradition Corse
Calinzana
Canton Calenzana
Il vimini proviene dal salice (latino: salix viminalis), chiamato anche salice dei vannieri. È un arbusto dal quale si raccolgono nella giusta stagione i giovani germogli per prepararli, farli asciugare e raggrupparli in fasci. Esistono diverse varietà con colori differenti e naturali, nonché proprietà specifiche di robustezza o elasticità.
Il salicoltore è un agricoltore specializzato nella coltura del vimini e nella sua trasformazione. A seconda della preparazione di questi steli di salice, si otterranno differenti tipi di vimini che sono poi venduti ai vannieri. Alcuni vannieri combinano entrambe le attività, la coltura e la creazione di oggetti in vimini, in questo caso si parla di salicoltori-vannieri.
Nella vanneria artigianale, il vimini non è l'unico materiale impiegato nella realizzazione di oggetti intrecciati. Si utilizzano anche ramoscelli di olivo, di mirto, giunco così come cannucce divise in strisce quando sono ancora verdi.
Con tutta questa diversità di essenze, materiali e preparazioni, si possono intrecciare tutti i tipi di oggetti:
Tecniche semplici ed ecologiche permettono anche di realizzare strutture utili come steccati intrecciati per un piccolo recinto, o in un giardino.
Il mestiere della vanneria risale agli albori dell'agricoltura, prendendo il suo nome dalla parola van - un cesto di vimini aperto - che i vannieri utilizzavano per lanciare al vento i grani al fine di liberarli dalla loro buccia - la pula - paglia, e impurità la cui leggerezza sarebbe stata portata via dal vento. Antenato del setaccio, il van che un tempo era uno strumento si è evoluto nel tempo verso un oggetto contenitivo dalle forme diverse che conosciamo: cesti in vimini, cestini per frutta o per il pane, rivestimento di dama-jeanne, tra molti altri.
La vanneria è un mestiere artigianale per eccellenza che conserva un sapere antico completamente manuale, dalla raccolta al condizionamento dei vegetali e dall'intreccio all'asciugatura.
La storia della vanneria risale al Medioevo. Si chiamavano vannieri coloro che fabbricavano i van, vanneurs quelli che li utilizzavano. Il mestiere di vanneur, che consisteva nel separare il grano dalla paglia, è progressivamente scomparso, sostituito dapprima dal setaccio, poi dalla trebbiatrice e infine dalla mietitrebbiatrice.
L'era industriale ha sconvolto il mondo artigianale, con la vanneria che non ha fatto eccezione, trovando oggetti nei negozi a prezzi che sfidano ogni concorrenza.
Nonostante questa tendenza, il mestiere della vanneria non ha smesso di rarefarsi, e attualmente si contano circa 300 vannieri in Francia. Tuttavia, un nucleo duro di artigiani vannieri persiste e opera in modo solidale nella conservazione e trasmissione di questa tradizione ancestrale a giovani che si avvicinano sempre di più ai mestieri artigianali. L'ecologia è un altro suo punto di forza poiché tutto è naturale, a seconda delle essenze e della preparazione, si ottengono colori differenti senza verniciatura.
Il sito brin de panier propone una mappa della Francia dei vannieri precisando che è incompleta ma dando un buon indice sul numero e la distribuzione dei vannieri, con una certa concentrazione in Champagne.
Disponendo di un ricco sapere-fare con tecniche variabili a seconda delle regioni, la vanneria artigianale ha ancora bei giorni davanti a sé.