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Fortino di Pasciola a Vivario
La Storia del Fortino di Pasciola
Visibile dalla Strada Statale 20 a partire dalla piccola area di sosta e dai suoi tavoli da picnic, il Forte di Vivario o ridotta di Pasciola, è stato eretto nel 1771, ordinato dal conte di Vaux, due anni dopo la battaglia di Ponte Novu, per controllare gli assi di passaggio in un contesto di ribellione e insurrezione delle truppe di Pasquale Paoli - I Naziunali - e da un'altra parte per proteggere la regione dagli attacchi ai convogli.
Costruito su uno sperone roccioso che domina la valle del Vecchio ad un'altitudine di 780 metri, il Fortino di Vivario, così come il forte di Vizzavona costruito un anno dopo, poteva ospitare militari in edifici fortificati.
Accessibile tramite ponte levatoio, il fortino di Pasciola si elevava su 3 livelli, potendo accogliere tra 50 e 100 uomini. Al piano interrato, una cisterna di 90 metri cubi permetteva di immagazzinare l'acqua, mentre altri compartimenti erano riservati al deposito di cibo, compreso un forno per il pane. Vi era anche un magazzino per la polvere da sparo che poteva ospitare 80 barili, un magazzino per cartucce e una piattaforma per l'artiglieria.
In stato di rovina da quasi 200 anni
Il Forte di Pasciola è classificato come Monumento Storico dal 1977. L'edificio è in stato di rovina almeno dalla metà del XIX secolo, come riportato dal Capitano del Genio nel 1849. Per motivi di sicurezza, è vietato avvicinarsi all'edificio.
Semplice da raggiungere in meno di 30 minuti
Al margine della T20, un parcheggio e un'area di sosta vi permetteranno di fare un picnic su uno dei tavoli e delle panchine in legno. Un bidone è anche disponibile per buttare i vostri rifiuti.
Questo piccolo sentiero, molto frequentato durante tutto l'anno e in particolare durante l'estate, è apprezzato per la sua grande accessibilità, offrendo come ricompensa un monumento storico e una vista formidabile sulla valle scavata dal Vecchio che si può vedere a sud-ovest del Fortino. Si intravede anche il tunnel di Fumaccie che collega Ajaccio a Bastia.
Il sentiero è perfettamente sgombro, raggiungibile in 25 minuti.